La relazione educativa con gli ospiti è caratterizzata da una atmosfera di cordiale familiarità, che renda attraente lo stare insieme e faccia sentire le persone a proprio agio. La disciplina è subordinata alle necessità del servizio, alla tutela del bene comune e allo sviluppo del progetto personale e comunitario. La relazione educativa si fonda su un rapporto interpersonale fraterno, in cui l’altro è considerato come una persona dotata di una propria dignità e originalità, anche e specialmente là dove questo non è immediatamente percepibile. Si esige, quindi, che il personale educativo possegga una spiccata capacità a lasciarsi commuovere dal grido di aiuto dell’uomo che si trova nel bisogno.
Nella maggior parte dei casi, le difficoltà che precedono l’esclusione della persona, si riferiscono anzitutto all’ambito familiare, una vita segnata:
Coscienti di questi fallimenti relazionali anzitutto nell’ambito familiare, il personale educativo ha come obiettivo anche il recupero della relazione parentale o almeno il contatto con la famiglia di origine per una ricostruzione dei motivi che hanno condotto la persona alla rottura di ogni relazione e rapporto con la stessa. La famiglia di origine può svolgere un vero e proprio sistema di supporto e di rafforzamento nella realizzazione del progetto individuale.
L’esperienza del volontariato, oltre che rappresentare un vantaggio e uno stimolo per la formazione e la crescita personale, ha sempre come obiettivo la ricerca di una relazione significativa con l’ospite. Il volontario, con la sua azione gratuita, esprime in modo efficace il valore della relazione e della condivisione con l’altro. Al centro del suo agire vi è sempre la persona, considerata nella sua grande dignità umana.
I volontari della Casa di Gastone sono distribuiti a seconda dei compiti che svolgono:
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